Ha ragione Conte. Ha ragione Marotta. E' ora di finirla di vedere scene di violenza durante le partite della Juventus. E' ora di finirla di vedere atteggiamenti intimidatori nei confronti dei tifosi delle altre squadre, assedi ai bar vicino allo stadio o furti in quelli all'interno dello stesso. Basta con i falò di automobili parcheggiate vicino all'impianto, gli striscioni che infangano la memoria di tragedie, tirare palline di plastica all'arbitro in campo o sputargli all'uscita dallo stesso e, soprattutto, nessuno si permetta mai più di picchiare un disabile.
Ecco, cari Conte e Marotta,
questo è quello che hanno fatto i vostri tifosi durante questa stagione: perché non gli dite basta?
E' inutile, caro Conte, lamentarsi degli atteggiamenti degli altri,
quando si è i primi a farlo si è nel dovere di tacere e dover dare per primi il buon esempio. Le cifre sono note a tutti: da quando è stato aperto lo Juventus Stadium la vostra squadra ha preso 412.000 € di multe per comportamento scorretto dei vostri tifosi - tifosi che mi vergogno a voler definire tali. Una banda di bambini, di deficienti perché questo attesta il referto di Tosel che
ha scambiato uno stadio di proprietà per una zona franca, impunita, dove poter fare quello che pare e piace.
Lo Juventus Stadium in questi due anni è stato protagonista dodici - leggasi dodici - volte di cori razzisti più tre di "discriminazione territoriale", che è un modo come un altro per non far incrementare legalmente il conto e
mai una parola dai media si è levata contro la vostra società pur di proteggere la vostra immagine diversa da quella di una Pro Patria qualsiasi distrutta e massacrata per aver fatto una volta in amichevole
quello che voi avete fatto almeno dodici volte in gare ufficiali.
Non ci si può lamentare della violenza quando quella violenza non è altro che un naturale sfogo. Se succederà qualcosa - o succederà - gli Juventini non dovranno guardare al responsabile nel tifoso dell'altra squadra ma molto più in alto, al proprio presidente.
Se la Juventus è tornata ad essere odiata non è certo perché vince ma perché continua a porsi al di sopra delle regole che valgono per le altre 19 squadre di serie A.
E invece no. E invece
si reclamano due scudetti che alla Juventus non competono. Si cerca di interpretare due righe di una sentenza per smontare un saldo teorema accusatorio e si trovano media compiacenti a supporto in questo e - soprattutto - si espongono
falsità come "30 sul campo" e le tre stelle allo stadio che nulla servono se non ad aumentare l'odio delle altre tifoserie.
Questo clima di violenza che contraddistingue le gare della Juventus è la Juventus stessa a generarlo ed i suoi tifosi. Gli stessi che
si sentono danneggiati nella partita del "gol di Muntari", che fanno comunicati per mettere pressione sull'arbitro dopo una partita come quella dello scorso anno a Parma quando l'unico rigore che mancava era su Giovinco che, all'epoca, non era della Juventus e che chiedono pure l'espulsione di Perez a Bologna dopo che Chiellini (da 19 giornate in diffida) e Peluso han menato come fabbri. Sono quelli che
cantano cori razzisti ad ogni partita e poi si indignano per uno striscione avversario avendo pure il coraggio di trasformarsi in vittime e che fanno conferenze stampa ridicole appena un loro tesserato viene sfiorato dalla giustizia sportiva, peraltro cavandosela pure discretamente bene nei processi.
E' proprio il loro fatto di essere così,
senza vergogna, soli contro tutti che genera questa escalation di reazioni violenti. Cominci la dirigenza
a levare le tre stelle, condannare i cori razzisti individuando i responsabili e revocandogli l'abbonamento allo stadio come dovrebbe fare una società di calcio che pretende di avere uno stile diverso.
Cominci a scusarsi quando vince partite come quella di Catania invece di accusare tutto e tutti e a smetterla di fare comunicati ufficiali quando
dopo 20 partite in 12 contro 11 si trova un arbitro imparziale poi potrà anche fare l'offesa e mettersi sul pulpito a fare lezioni morali se troverà dei tifosi avversari che
si comportano come fanno i loro ogni domenica.
Altrimenti se ne vada all'estero. Ma attenzione:
per l'illecito sportivo potrebbero non essere così teneri come hanno fatto in Italia nel 2006...