martedì 26 marzo 2013

I migliori inganni della nostra vita

Sanremo a Gobbiland 2013

Di Moggi Luciano, "I migliori inganni della nostra vita"

Dirigono l'orchestra Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto


Penso che ogni partita sia come un colpo in banca
e che è bello rapinare impuniti

vincendo la stella che ci manca  

Lui come un capobranco
ed io come un soldato
mentre fuori dallo spogliatoio
si consegnano le valigette,
c'è aria di pastetta.

Sarà che noi
veniamo da un altro lontanissimo paese
ma il gobbo vero è soltanto il calabrese
ci fischian un bel rigore per poi accorgersi
che è niente,
noi non facciamo come tanta gente
simulazione il nostro stile per sempre
i migliori inganni della nostra vita
i migliori inganni della nostra vita,
tuffati forte che nessuna area è infinita,
i migliori inganni della nostra vita

I migliori inganni della nostra vita
i migliori inganni della nostra vita

Tuffati forte che nessuna area è infinita
i migliori inganni della nostra vita.


Penso che è stupendo

restare in dodici contro dieci
segnare con due uomini in più
contro gli ultimi sopravvissuti,
forse un giorno scopriremo
che il fuorigioco mai non mente
ma se la maglia è bianconera

si può far finta di niente.
I migliori inganni della nostra vita
i migliori inganni della nostra vita,
tuffati forte che nessuna area è infinita,
i migliori inganni della nostra vita.

I migliori inganni della nostra vita
i migliori inganni della nostra vita
Tuffati forte che nessuna area è infinita
i migliori inganni della nostra vita.

martedì 19 marzo 2013

Impunità

Sanremo a Gobbiland 2013

Di Chiellini Giorgio, Impunità

Dirige l'orchestra Mazzoleni Paolo Silvio


Impunità
Piede a martello è così semplice
Con il fischietto unico complice
Di questa entrata magica
Impunità
Un elemento imprescindibile
Per una classifica stabile
Che punti all’imbattibilità 

Adesso è un difensore davvero
Ma siamo partiti da zero
All'inizio era molta sanzione
Nel vortice dell’ammonizione
E fare sempre il picchiatore
Per ore, per ore, per ore
Aver poche entrate da farsi
Paura ed a volte fermarsi
E Tosel con le solite storie
A casa ogni due settimane
Rossi per non farmi giocare
Ma a volte era meglio pagare 
 
Impunità
Piede a martello è così semplice
Con il fischietto unico complice
Di questa entrata magica
Impunità
Un elemento imprescindibile
Per una classifica stabile
Che punti all’imbattibilità 

Adesso mi fanno un favore
Il fallo non è da difensore
Si picchia, quello è fallo
Ma non prendo manco il giallo
Falciando su tutto e su tutti
Facciamo duemila fallacci
E se l’avversario importuna
Immediato finisce in tribuna 

Impunità
Eliminare tutti i deboli
I parastinchi come stimoli
Puntando a quella tibia là

Il giallo non è più mio
E il rosso dice manco io
E mano nel taschino chi la mette si vedrà
Il fallo va da se, resto io e fuori te
Di questa gara sempre a lieto fine 
 
Impunità 
Piede a martello è così semplice
Con il fischietto unico complice
Di questa entrata magica
Impunità
Un elemento imprescindibile
Per una classifica stabile
Che punti all’imbattibilità

lunedì 18 marzo 2013

Sì, anche basta

Ha ragione Conte. Ha ragione Marotta. E' ora di finirla di vedere scene di violenza durante le partite della Juventus. E' ora di finirla di vedere atteggiamenti intimidatori nei confronti dei tifosi delle altre squadre, assedi ai bar vicino allo stadio o furti in quelli all'interno dello stesso. Basta con i falò di automobili parcheggiate vicino all'impianto, gli striscioni che infangano la memoria di tragedie, tirare palline di plastica all'arbitro in campo o sputargli all'uscita dallo stesso e, soprattutto, nessuno si permetta mai più di picchiare un disabile.
Ecco, cari Conte e Marotta, questo è quello che hanno fatto i vostri tifosi durante questa stagione: perché non gli dite basta?

E' inutile, caro Conte, lamentarsi degli atteggiamenti degli altri, quando si è i primi a farlo si è nel dovere di tacere e dover dare per primi il buon esempio. Le cifre sono note a tutti: da quando è stato aperto lo Juventus Stadium la vostra squadra ha preso 412.000 € di multe per comportamento scorretto dei vostri tifosi - tifosi che mi vergogno a voler definire tali. Una banda di bambini, di deficienti perché questo attesta il referto di Tosel che ha scambiato uno stadio di proprietà per una zona franca, impunita, dove poter fare quello che pare e piace.

Lo Juventus Stadium in questi due anni è stato protagonista dodici - leggasi dodici - volte di cori razzisti più tre di "discriminazione territoriale", che è un modo come un altro per non far incrementare legalmente il conto e mai una parola dai media si è levata contro la vostra società pur di proteggere la vostra immagine diversa da quella di una Pro Patria qualsiasi distrutta e massacrata per aver fatto una volta in amichevole quello che voi avete fatto almeno dodici volte in gare ufficiali.

Non ci si può lamentare della violenza quando quella violenza non è altro che un naturale sfogo. Se succederà qualcosa - o succederà - gli Juventini non dovranno guardare al responsabile nel tifoso dell'altra squadra ma molto più in alto, al proprio presidente. Se la Juventus è tornata ad essere odiata non è certo perché vince ma perché continua a porsi al di sopra delle regole che valgono per le altre 19 squadre di serie A.

E invece no. E invece si reclamano due scudetti che alla Juventus non competono. Si cerca di interpretare due righe di una sentenza per smontare un saldo teorema accusatorio e si trovano media compiacenti a supporto in questo e - soprattutto - si espongono falsità come "30 sul campo" e le tre stelle allo stadio che nulla servono se non ad aumentare l'odio delle altre tifoserie.

Questo clima di violenza che contraddistingue le gare della Juventus è la Juventus stessa a generarlo ed i suoi tifosi. Gli stessi che si sentono danneggiati nella partita del "gol di Muntari", che fanno comunicati per mettere pressione sull'arbitro dopo una partita come quella dello scorso anno a Parma quando l'unico rigore che mancava era su Giovinco che, all'epoca, non era della Juventus e che chiedono pure l'espulsione di Perez a Bologna dopo che Chiellini (da 19 giornate in diffida) e Peluso han menato come fabbri. Sono quelli che cantano cori razzisti ad ogni partita e poi si indignano per uno striscione avversario avendo pure il coraggio di trasformarsi in vittime e che fanno conferenze stampa ridicole appena un loro tesserato viene sfiorato dalla giustizia sportiva, peraltro cavandosela pure discretamente bene nei processi.

E' proprio il loro fatto di essere così, senza vergogna, soli contro tutti che genera questa escalation di reazioni violenti. Cominci la dirigenza a levare le tre stelle, condannare i cori razzisti individuando i responsabili e revocandogli l'abbonamento allo stadio come dovrebbe fare una società di calcio che pretende di avere uno stile diverso. Cominci a scusarsi quando vince partite come quella di Catania invece di accusare tutto e tutti e a smetterla di fare comunicati ufficiali quando dopo 20 partite in 12 contro 11 si trova un arbitro imparziale poi potrà anche fare l'offesa e mettersi sul pulpito a fare lezioni morali se troverà dei tifosi avversari che si comportano come fanno i loro ogni domenica.

Altrimenti se ne vada all'estero. Ma attenzione: per l'illecito sportivo potrebbero non essere così teneri come hanno fatto in Italia nel 2006...

martedì 5 marzo 2013

Il perché di Ruttosporc

Crediamo sia giusto spiegare a tutti voi che ci seguite il perché di questo account. Mai come oggi è necessario.

Ruttosporc non è, come qualcuno avrà notato, un account solamente di satira sulla J. e sul suo giornale: Ruttosporc è anche e soprattutto un account di denuncia contro quello che T. rappresenta ovvero un giornale di partito, che si prostituisce alla corretta informazione e disinforma il lettore.

Ruttosporc è contemporaneamente un account di satira e denuncia contro una situazione del quale tutta l'italia sportiva è francamente stufa - ovvero la prevaricazione mediatica della società che ha dimostrato in passato di essere la più potente d'Italia.

Il nostro obiettivo non è quello di fare satira ma anche quello di informare e di informarvi grazie a tutte quelle notizie che sono state apparentemente censurate e manipolate dai giochi di potere: siamo stufi di farci prendere per il culo.
Siamo stufi di sentire che il campionato 2006 non era falsato per una interpretazione ambigua e partigiana di mezza riga di una sentenza di 800 pagine, una delle 25 di condanna alla J. e al suo sistema.
Siamo stufi di sentire parlare di un allenatore che qualcuno accosta già al miglior Ferguson per aver vinto uno scudetto per un gol dentro 51 cm non convalidato.
Siamo stufi di sentire parlare di "miracolo" quando la squadra campione d'Italia nella sessione precedente di mercato con 100.700.000 € di spesa per i cartellini era stata seconda solamente al Paris SG soldi che in un periodo di crisi derivano anche indirettamente dalla chiusura di stabilimenti della più famosa casa d'auto italiana.
Siamo stufi di vedere una squadra che ancora non ha dimostrato nulla essere già dichiarata campione d'Europa
Siamo stufi della beatificazione e della prostrazione mediatica ai piedi di un ex-centrocampista - che chiameremo A.P. - capace di prendere 7,5 in partite come quella di Napoli dove in caso di maglia invertita non sarebbe arrivato oltre la sufficienza.
Siamo stufi di vedere un presidente che non riconosce le decisioni della giustizia sportiva, espone trofei rubati e viene osannato per questo.
Siamo stufi di vedere una televisione privata a cui tutti paghiamo l'abbonamento essere diventata il canale ufficiale di una squadra di serie A con collegamenti ogni giorno dal suo ritiro.
Siamo stufi di vedere sentenze di colpevolezza come quella uscita ieri ogni volta ridimensionate, cancellate o fatte sparire da media complici e compiacenti o ridimensionate o ribaltate da opinionisti venduti e/o in malafede.
Siamo stufi di vedere episodi fatti sparire dalle moviole ufficiali perché contro la J.
Siamo stufi di vedere tifosi SENZA IL MINIMO SENSO DI PUDORE E DIGNITA' continuare ad affermare di essere vittime di un sistema.

Tutti noi tifosi di calcio sappiamo benissimo cosa sono stati gli ultimi 30 anni della serie A. Non dimentichiamo e non dimentichiamo e non dimenticheremo mai: l'italia sportiva nel 2006 non ha festeggiato solamente per il mondiale.

Anche per questo è stato creato questo account. Per offrire l'ultima bolla di informazione vera contro un sistema che ormai è completamente prostituito ai piedi del più potente.